Ubaldino Della Pila

UBALDINO DELLA PILA (1205 c.-1289)

“Vidi per fame a voto usar li denti
Ubaldin dalla Pila e Bonifazio
che pasturò col rocco molte genti”.
(Purg., XXIV, vv. 28-30)

Ubaldino della Pila (1205 c.-1289) fratello maggiore del Cardinale Ottaviano, viene incontrato da Dante tra i golosi nel Purgatorio. La fama di buona forchetta, diffusa da Dante suo contemporaneo e che lo conosce direttamente, si prolunga nel tempo, e forse a lui è attribuita l’invenzione delle frittelle “Ubaldine” descritte con molte varianti in un Libro di cucina del secolo XIV, tra altre “complicate e raffinate leccornie”. Nelle Novelle del Sacchetti Ubaldino è descritto di umore bizzarro e gioviale (Nov. CCV); in politica  è Podestà di Borgo San Lorenzo (1238, 1239, 1281) e di Lucca nel 1265. Influente capo ghibellino, dopo la battaglia di Montaperti nel 1260, “Lo strazio e ‘l grande scempio – che fece l’Arbia colorata in rosso” (Inf.  X, 85-88), è tra coloro che a Empoli propone di distruggere Firenze, difesa da Farinata degli Uberti (Inf X 92; Villani VI 81). D’accordo con il fratello Ottaviano, nell’estate del 1273 ospita per alcuni mesi Papa Gregorio X e tutta la sua corte al Castello di Montaccianico, dove scavi archeologici hanno riportato alla luce un sigillo.

Foto: Cavaliere degli Ubaldini_MuFiS – Museo del Figurino Storico di Calenzano (FI)