A PIEDI E IN TRENO

Dalla stazione di San Piero a Sieve ai castelli degli Ubaldini: Montaccianico, Galliano, Castro San Martino.
San Piero è punto tappa della frequentata Via degli Die. Imboccata la Via ci si dirige verso Gabbiano imboccando il sentiero CAI n. 46, una strada a tratti asfaltata e in parte sterrata, raggiungendo il borgo medioevale di Sant’Agata.
A nord di Sant’Agata, gli Ubaldini ebbero la loro principale roccaforte, il castello di Montaccianico.
Da San’Agata a piedi o con l’autobus, o dalla stazione di San Piero a Sieve con l’autobus si raggiunge Scarperia.
Da Sant’Agata si raggiunge inoltre a piedi in un’ora Galliano, o si riprende il cammino della Via degli Dei salendo al Passo dell’Osteria Bruciata, continuando in discesa sulla Via Romea Bolognese fino a raggiungere Cornacchiaia.

Continuando da Cornacchiaia sulla Via Romea si raggiunge Firenzuola, come Scarperia, “terra nuova” voluta da Firenze a controllo della via per Bologna.
Dalla stazione di San Piero a Sieve verso il sito della battaglia di Pulicciano e i domini di Maghinardo Pagani
Lasciata la stazione di San Piero a Sieve la Faentina  attraversa il fiume Sieve ed entra nel cuore del Mugello raggiungendo Borgo San Lorenzo.
Lasciata la stazione di Borgo San Lorenzo il treno si immerge in un paesaggio aperto tra i campi di grano, di soia o di girasole. La veduta si fa sempre più suggestiva: vecchie vigne e ulivi, pievi millenarie, antiche case coloniche, orti geometrici accompagnano il viaggiatore sino alla stazione di Ronta, ultimo centro della vallata prima di affrontare l’Appennino e simpatica località di villeggiatura.

Dalla stazione di Ronta si raggiunge a piedi Pulicciano, posto in posizione panoramica su un colle, luogo della battaglia del 1303.
Da Ronta la ferrovia affronta quindi il tratto più panoramico e pittoresco attraverso l’Appenninino, uscendo dall’ultima galleria a Crespino sul Lamone.
Da qui si arriva a Biforco e a Marradi dov’è la Rocca di Castiglionchio, appartenuta a Maghinardo Pagani; il Treno prosegue quindi verso Brisighella, Faenza e Ravenna.
A Marradi, il treno incrocia il percorso a piedi; in direzione Ravenna arrivando a Gamberaldi, nel Medioevo castello di Maghinardo Pagani.
Da Gamberaldi con il sentiero 619 si raggiunge Palazzuolo sul Senio.
Da MARRADI il percorso a piedi verso Firenze conduce alla Badia di Santa Reparata (BADIA DEL BORGO), già abbazia benedettina nel 1025.

Proseguendo lungo il percorso si raggiunge l’antico EREMO DI GAMOGNA; fondato da San Pier Damiani nel 1053, era usato per ritiri spirituali dai monaci della sottostante BADIA DELLA VALLE, raggiungibile a piedi con il sentiero 521/A e con una strada bianca.
Proseguendo da GAMOGNA si giunge infine a SAN BENEDETTO IN ALPE. A breve distanza è la Cascata dell’Acquacheta; la cascata è raggiungibile dal paese con il sentiero 407, lungo il corso del torrente Acquacheta fino alla confluenza con il Lavane.
Il percorso dall’Acquacheta conduce a San Godenzo, dove Dante l’8 giugno 1302 è tra i firmatari dell’accordo fra le nobili famiglie cacciate da Firenze e gli Ubaldini nell’Abbazia di San Gaudenzio.
Da San Godenzo il percorso conduce agli Scavi archeologici di Frascole e quindi a Dicomano, e da qui verso Montebonello, Rufina e Pontassieve.

In alternativa, dalla stazione di Borgo San Lorenzo si può proseguire in treno verso Firenze con la linea che costeggia il fiume Sieve, toccando le stazioni di of Vicchio, -vicino a Vespignano, luogo natale di Giotto-, e quindi Dicomano, da cui il percorso a piedi conduce alla vicina area archeologica etrusca di Frascole e quiandi a San Godenzo.