Gli Ubaldini

UBALDINI

“Dissemi: Qui con più di mille giaccio:
qua dentro è ‘l secondo Federico,
e ‘l Cardinale; e delli altri mi taccio”.
(Inf., X, vv. 118-120)

La potente famiglia ghibellina ha dominato per lungo tempo il Mugello e gli Appennini fino all’ultimo quarto del Trecento. A dare il nome alla casata è Ubaldino, documentato dal 1098 al 1105, con cui cresce il prestigio della famiglia dentro e fuori Firenze. Molto vicini alla stirpe di Canossa, alla morte della Contessa Matilde nel 1115 si affermano in Mugello, dove controllano numerosi castelli posti in luoghi strategici e le principali vie  di comunicazione fra la Toscana e la Romagna, il che li metterà in seguito in contrasto con Firenze.

Alla fine del XII secolo la famiglia si divide in tre rami: Galliano, Senni e Montaccianico, il principale,  i cui possedimenti si estenderanno verso la valle del Senio, la Romagna, l’Umbria e il Montefeltro, dove sono ancora presenti dei discendenti della dinastia.

L’apice viene raggiunto nel 1220 con la legittimazione istituzionale da parte dell’imperatore Federico II di Svevia, rinnovata nel 1246. Sempre fedeli all’Impero e alla causa ghibellina, nel 1251 entrano in conflitto con le mire espansionistiche del Comune di Firenze. ll conflitto si inasprisce inizi del ‘300 dopo la divisione del partito Guelfo nelle fazioni dei Bianchi e dei Neri, con il sostegno politico e militare offerto dagli Ubaldini ai fuoriusciti esiliati da Firenze a partire dal 1301.

L’8 giugno 1302 gli Ubaldini siglano un’alleanza con i Bianchi e i Ghibellini romagnoli,il noto accordo di San Godenzo, firmato anche da Dante Alighieri.

Come scrive lo storico fiorentino Dino Compagni (Nuova Cronica, II, 29), “Con l’aiuto degli Ubaldini, i Bianchi e i Ghibellini cominciorono guerra in Mugello; ma prima vollono essere sicuri di loro danni. […] La parte nera passò l’alpe; ville e castella arsono; e furono nel Santerno, nell’Orto degli Ubaldini, e arsollo…”.

La principale roccaforte della famiglia era il castello di Montaccianico, baluardo della lotta contro i Neri fiorentini e i loro alleati. Da qui parte e fa velocemente ritorno la fallimentare spedizione militare del marzo 1303 verso il castello di Pulicciano. Nel 1306 dopo quattro mesi di assedio, Firenze ottiene la resa per 15.600 fiorini d’oro e fonda  la “terra nova” di Castel S. Barnaba (Scarperia), sostituendo gli Ubaldini nel controllo della popolazione e delle vie di comunicazione.

Tuttavia, dopo una prima e formale sottomissione nel 1309, gli Ubaldini riprendono le armi e partecipano all’assedio di Firenze a fianco dell’imperatore Arrigo VII (1312-1313),  e successivamente si alleano con Ludovico IV (1325-1330), con Pisa (1342) e l’arcivescovo di Milano Giovanni Visconti (1351-1353).

Firenze riesce a piegare la resistenza dei fieri feudatari solo in seguito alle divisioni interne alla dinastia; Maghinardo Novello, l’ultimo degli Ubaldini di Palazzuolo, dopo aver fomentato una rivolta a Susinana, viene arrestato e decapitato a Firenze nel 1373 davanti al Bargello. Cadono quindi gli ultimi quattordici castelli arroccati nelle zone più impervie dell’Appennino, tra le Alpes Ubaldinorum -attuale Valle del Santerno e territori di Palazzuolo sul Senio e Marradi- che Firenze rade al suolo onde eliminare per sempre ogni forma di resistenza.

Persi i privilegi nobiliari, la dinastia principale si estingue nel 1804, ma ne sopravvivono i rami collaterali; ad Urbino sono ancora presenti i discendenti degli Ubaldini della Carda, cui appartenne il famoso capitano raffigurato da Paolo Uccello nella Battaglia di San Romano degli Uffizi.

Al ramo di Montaccianico appartennero i personaggi più noti della casata, menzionati da Dante nella Commedia: il Cardinale Ottaviano e suo fratello maggiore Ubaldino della Pila e suo figlio Ruggieri, arcivescovo di Pisa dal 1278 al 1295 che condanna a morte il conte Ugolino della Gherardesca (Inf.  XXXIII); Ugolin d’Azzo o Ugolino da Senni nipote dei suddetti fratelli (Purg. XIV) Ubaldino della Pila e  (Purg. XXIV), fratello maggiore del Cardinale e padre di Ruggieri.

Foto: Cavaliere degli Ubaldini_MuFiS – Museo del Figurino Storico di Calenzano (FI)