Montaccianico

MONTACCIANICO

Nel territorio dell’attuale Comune di Scarperia e San Piero gli Ubaldini hanno avuto la loro principale roccaforte, il castello di Montaccianico, “il quale castello era bellissimo di due cerchie di mura, il più forte, ed il più bello, ed il più ricco de contado di Toscana […]”
(Marchionne di Coppo Stefani).
La prima attestazione del toponimo e del castello risale alla metà del XII secolo e nel 1220 è il primo dei numerosi castelli nominati tra i privilegi imperiali concessi da Federico II.
Da Montaccianico parte e fa precipitosamente ritorno la spedizione militare guidata da Scarpetta degli Ordelaffi nel marzo 1303, formata da ghibellini, guelfi bianchi e dai congiunti Ubaldini, come narrano le cronache del tempo (Giovanni Villani, Cronica, VIII, 59; Dino Compagni, Cronica, II, 30).
Si suppone, inoltre, la presenza di Dante già dopo il Convegno di San Godenzo del 1302, quando il castello diviene il centro politico e militare dei Ghibellini e dei fuoriusciti Bianchi per organizzare la lotta contro Firenze.

Già nel 1251 la fortezza era stata terreno di scontro tra i Guelfi e una coalizione Ghibellina capitanata dagli Ubaldini, e tra il 1280 e il 1286 aveva ospitato numerosi fuoriusciti Ghibellini, tra cui gli Uberti.
Lo scontro con Firenze si prolunga fino al 1306; persa l’alleanza con Bologna e caduta Pistoia, gli Ubaldini si trovano assediati dai Guelfi Neri con i loro alleati per oltre quattro mesi; alla fine il castello di Montaccianico cade per corruzione e disaccordo all’interno della famiglia.
Il ricco banchiere Geri Spini riesce infatti a corrompere con 15.000 fiorini d’oro alcuni membri del casato in cambio della resa; vinte le ultime resistenze la fortezza viene infine consegnata ai fiorentini e rasa al suolo, con una spesa di altri 1.000 fiorini d’oro poiché era “molto bello e ricco, e fortissimo di sito e di doppie mura” (G. Villani).

Più a valle, l’8 settembre dello stesso anno viene fondata la “terra nuova” di Scarperia a controllo della nuova via verso Nord attraverso il Passo del Giogo, che soppianta il Passo dell’Osteria Bruciata.
Oggi Montaccianico è interessato dal progetto Archeologico “Montaccianico Vive”, con il quale l’Università di Firenze, con l’aiuto di studenti, volontari e dell’Associazione culturale Mu.sa sta indagando il sito e la sua storia.

Info: 055 8406853 – www.montaccianico.it

Photo Credits: Archivio Mu.S.A.Musei Sant’Agata