Sant’Agata

SANT’AGATA

A breve distanza da Scarperia e in prossimità del sito di Montaccianico si trova Sant’Agata con la sua pieve millenaria, sorta su una delle più importanti vie di comunicazione del Medioevo, che metteva in comunicazione Firenze con Bologna attraverso il Passo dell’Osteria Bruciata. Attualmente il paese è attraversato dalla Via degli Dei.
In paese è possibile seguire un percorso storico-culturale che abbraccia palazzi nobiliari, la pieve, l’antico mulino ad acqua Parrini, il ponte tardo medioevale a una luce a tutto sesto sul torrente Cornocchio e l’Ospedale medievale, documentato dal 1260, che offriva ospitalità a pellegrini e viandanti lungo la via da e per Bologna.

Anticamente il paese si sviluppa intorno alla chiesa, eretta prima del 1000; semplice la facciata esterna, con il portale sormontato da un architrave scolpito con motivi a nastri intrecciati. L’edificio realizzato in bozze di alberese con elementi di arenaria e serpentino verde, ha all’interno tre navate su cui poggia direttamente, con originalissima soluzione architettonica, la travatura lignea della copertura a due spioventi. All’interno è una tavola lignea di Jacopo di Cione raffigurante la Madonna delle Grazie a cui si rivolgevano le donne in gravidanza; l’immagine fu portata più volte in processione in occasione di terremoti e di altri gravi avvenimenti. Inoltre si trovano una tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino con San Jacopo e Sant’Agata avvicinata al nome di Ridolfo del Ghirlandaio, una tavola con la Madonna col Bambino che porge l’anello a Santa Caterina d’Alessandria con predella opera di Bicci di Lorenzo e un fonte battesimale cinquecentesco composto da un blocco ottagonale di pietra arenaria circondato da una balaustra costituita da sette lastre marmoree dell’ambone del XII secolo.

Nel Chiostro della Pieve, la Raccolta di Arte Sacra Sant’ Agata si pone come prosecuzione del più grande “museo” che è la Pieve di Sant’ Agata, insigne monumento del romanico mugellano arricchito al suo interno da importanti opere d’arte. La raccolta d’arte sacra è ospitata nell’oratorio della Compagnia di San Jacopo, un edificio del primo cinquecento posto sul lato sinistro del sagrato. L’interno è costituito da un ampio vano a pianta rettangolare nel quale sono collocate pitture e sculture di tipologie ed epoche diverse. Nella sagrestia sono raccolti gli arredi liturgici: calici, turiboli, ostensori, reliquiari fanno corona al pezzo più antico ed importante, una croce astile datata 1378.

Il Centro di Documentazione Archeologica documenta invece i principali rinvenimenti archeologici del Mugello occidentale nel lunghissimo periodo che va dalla preistoria fino al periodo moderno. La prima sala è dedicata al periodo Paleolitico con reperti che datano 200-300 mila anni sino a quelli più recenti di poche decine di migliaia di anni. Nella seconda sala è documentato il periodo finale della preistoria, dal Neolitico fino all’Età dei metalli e il periodo etrusco-romano fino al Medioevo e all’epoca moderna, con reperti prevalentemente ceramici.

Info: Mu.S.A. Musei Sant’Agata www.museisantagata.it